Chakravarti, il Signore della Ruota |
|||||||
Per penetrare a fondo nel simbolismo esoterico occorre in
qualche modo sperimentarlo nella propria intima natura. Nulla e’ dato in lettere
sacre, rune, sigilli o glifi che, una volta svelato, non apra le porte a una
profonda gnosi. Il simbolo e’ unitivo per eccellenza, chi lo contempla
analiticamente non ne trae che misere considerazioni speculative, chi invece sa
aprire l’udito del cuore e mettersi in stato di sottile risonanza ne percepisce
gli infiniti sensi riposti e vede spalancarsi orizzonti mai percepiti. Oggi
vogliamo parlarvi di un simbolo meraviglioso, vogliamo parlarvi dello Swastika
(etimo di origine sanscrita), conosciuto in Occidente anche come Croce
Gammata presso i popoli latini, Tetraskelion in Grecia,
Hakenkreuz (Croce Uncinata) in tedesco e Fylfot nell’antica
Inghilterra. L’ origine remota del simbolo a dispetto di qualunque datazione
ufficiale e’ da rintracciare nel periodo post-iperboreo, allorche’ una
catastrofe si abbatte’ sulle terre imperiture e l’asse della terra fu spostato (
l ’inclinazione attuale e’ di circa 23° gradi rispetto alla perpendicolare), i
poli si invertirono e l’ Eta’ dell’ Oro, il Satya Yuga ebbe termine. Quindi il
Tempo iniziava la sua inesorabile marcia…ma andiamo con ordine.
Ma la Stella Polare nel corso delle ere cambia a causa di un
moto circolare dell’ asse terrestre. In un remoto passato essa fu un astro della
costellazione del Draco, il suo nome arabo e’ Thuban, oggi comunemente
conosciuta come Alpha Draconis. Le quattro posizioni dell’ Orsa Minore
intorno ad essa disegnano una figura ancora piu’ sorprendente. Figura
(b) ![]() E nell’uomo? Cosa esiste nella natura umana che possa avvicinarsi a questo insondabile mistero? Deve forse egli accontentarsi di scrutare le luminose stelle nel cielo notturno sapendo di rimanere un corpuscolo dimenticato e caduco alle estremita’ del cosmo? Quest’ uomo, viaggiatore e assetato di sapienza deve forse annegare tra i flutti di un oceano crudele sognando l’ Isola dei Beati? Quest’ uomo infine, cosi’ disperso e solitario che sente dentro di se il richiamo ancestrale di qualcosa senza volto, come una nostalgia infinita, un ricordo velato… cosa fara’ della sua breve esistenza? C’ e’ una possibilita’. C’ e’ una chiave sepolta tra le pieghe del tempo, tramandata da una catena di iniziati dall’ alba del mondo; ma per raggiungerla, per conquistarla, l’uomo deve affrontare un lungo cammino al buio, nell’ oscurita’ di se stesso. Molti non sanno che lo Swastika fu uno dei simboli utilizzati dai primi Cristiani, difatti esso e’ rintracciabile nelle catacombe…ma che cosa indicava? Era forse la chiave famosa? Credo di si, era il segno della Resurrezione.
La Croce Naturale degli elementi come sappiamo e’ associata al
quaternario. Come insegna la Tradizione il nome di Dio e’ YOD HE' WAW
HE', lettere ebraiche che significano, rispettivamente: Fuoco, Acqua,
Aria, Terra. ![]() Chi e’ capace di realizzare tanto e’ un autentico iniziato alla
catena regale, ha combattuto da vero Eroe ed e’ pronto all’ incoronazione.
Quando ricevera’ il suggello finale dei Grandi Misteri sara’ Re del Mondo,
Signore di Pace e Giustizia. Sara’ Melkitsedeq, Re di Salem. E’
uno stato spirituale questo e allo stesso tempo un’ investitura sacra. E’ il
raggiungimento di quell’ autorita’ spirituale e superindividuale che in Oriente
viene denominata Chakravarti, Signore della Ruota. Chakravarti e’
colui che lentamente e senza sosta fa girare la ruota dell’ Impero. Ogni cosa
necessariamente gli ubbidisce: Tempo, Spazio, Materia. Nulla lo sfiora ne’ lo
puo’ turbare. E’ al di la’ del Bene e del Male. La sua funzione e’ paragonabile
a quella del Pontifex, il facitore di ponti. Diviene un raggio di luce
che collega la sfera umana e quella divina. Le epoche passate e le future in lui
si attualizzano in un presente che e’ eterno. Possiede la visione “Ciclopica”
ossia ciclica, il Terzo Occhio. ma gia’ volgeva il mio disio e ‘l velle, sì come rota ch’igualmente e’ mossa, l’amor che move il sole e l’ altre stelle. In tutto cio’ abbiamo ben piu’ che una visione religiosa, e’ l’esperienza “diretta” del Paradiso, esperienza che ogni uomo avrebbe non solo il diritto ma diciamo anche il dovere di realizzare ma che cosi’ ben pochi purtroppo raggiungono. Ora per tornare al tema centrale sara’ interessante affrontare un argomento controverso. Dopo aver chiarito i significati principali dello Swastika nella sua forma generale diremo qualcosa sul suo senso di rotazione andando contro un’ opinione comunemente diffusa. Di fatto lo Swastika puo’ essere tracciato in due modi a seconda che i bracci che si dipartono dalla croce puntino a destra o a sinistra. Bisogna fare attenzione perche’ l’ambiguita’ risiede nel fatto che nel primo caso avremo una presunta rotazione levogira mentre nel secondo destrogira. C’e’ chi ha voluto arbitrariamente indicare uno Swastika benefico, quello che si muove in senso orario nella direzione del sole, in contrapposizione all’ altro, antiorario, associato al male e alla distruzione. Questo prevalentemente a causa dell’ adozione di quest’ ultimo da parte del Nazionalsocialismo tedesco nel secolo scorso. A noi però non interessa trattare in questa sede di politica o di manifestazioni profane ma di valenze spirituali e operatività. Ora, il nocciolo della questione è tenere bene a mente il fatto che il mondo intero esiste in funzione di due polarità contrapposte, l’unione delle quali genera la vita: Positivo e Negativo sono due facce della stessa medaglia e non vanno dissociate ma vissute interamente entrambe. Su un piano prettamente umano non potremmo anelare al bene se non facessimo esperienza del male, su un piano superiore poi la dualita’ svanisce e nell’ integrazione dei due aspetti scopriamo il volto del divino. Lo gnostico Abraxa, dio e demonio trasfigurati nell’ Uno. Nel senso antiorario del movimento dunque non scorgiamo minimamente nessuna malvagità o perversione, più pertinente sarebbe l’ affermazione che i due Swastika orientati diversamente raffigurano le due polarita’ cosmiche, il maschio e la femmina e anche le due Vie: La Via della Mano Destra e la Via della Mano Sinistra. Forse proprio un’ interpretazione grossolana di quest’ ultima puo’ aver suggerito ad alcuni che lo Swastika levogiro sia in qualche modo connesso alla magia nera e al male. Chi ha avuto modo di approfondire l’ argomento sa, invece, che ambedue i sentieri iniziatici, pur adottando metodi e pratiche differenti e a volte in aperto contrasto condurranno, se rettamente seguiti, a un unico e identico obiettivo: la Liberazione. ![]() Prima di fornire alcuni spunti sui significati contrapposti dello Swastika vogliamo ricordare che uno studioso di nome Thomas Wilson ha condotto un’ imponente ricerca iconografica che copre geograficamente gran parte del globo e temporalmente un grande arco storico, dimostrando in modo evidente l’ esistenza di entrambe le versioni del simbolo in numerose civilta’, molto spesso compresenti su alcuni manufatti. Quindi, tenendo presente ciò e l’ arbitrarietà conseguente di alcune interpretazioni troppo unilaterali gettiamoci nella spirale. ![]() Il primo Swastika e’ destrogiro, i suo bracci puntano a sinistra, e’ quello adottato in larga misura dal Buddhismo Mahayanico e si muove nel senso delle lancette dell’ orologio. Segna l’attuale evoluzione ed espansione dell’ universo, il lungo esodo dell’ umanita’ dalla sua dimora ancestrale. Questo Swastika scandisce le fasi successive della creazione, e’ la sorgente che proietta calore, la plasmazione della materia e dei corpi. Corrisponde all’ espirazione di Brahma che rilascia cio’ che era in potenza per renderlo in atto. Come il numero 6 rappresenta il moto centrifugo. E’ lo Swastika del Sole d’ Oro, radiante, della luce visibile agli occhi corporei. ![]() Il secondo Swastika e’ levogiro, i bracci puntano a destra. In Tibet, gia’ prima dell’ arrivo del Buddismo si trova in uso presso l’antica religione Bön-Po, e’ molto diffuso anche in India. La sua rotazione segue un moto antiorario, da destra a sinistra. Questo e’ lo Swastika del ritorno all’ origine, al centro primordiale. Propizia il riassorbimento nella non-esistenza. E’ l’ inspirazione di Brahma che volatilizza la materia, che dissolve la matrice bruciando l’ illusione corporea. E’ l’ implosione antigravitazionale. Come il numero 9 rappresenta il moto centripeto. E’ lo Swastika del Sole Nero, dell’ universo invisibile, della luce increata. Quindi come abbiamo visto, esotericamente ogni cosa presenta
due aspetti e non dobbiamo essere superficiali nelle nostre considerazioni. L’
altro lato dello specchio e’ un mondo da conoscere, non da esorcizzare. Cio’ che
abbiamo sopra esposto in merito alle differenze speculari delle due grandi croci
rotanti ci e’ stato fornito non solo da una ricerca accurata di fonti e
documenti ma anche e soprattutto dal risveglio momentaneo dell' emisfero
cerebrale destro e dal cuore, organo intuitivo per natura. E’ questo il modo in
cui crediamo dovrebbero essere sempre approcciati i simboli sacri per non cadere
in facili banalizzazioni o peggio, in aride disquisizioni analitiche . I simboli
“parlano” a chi vuole ascoltarli e la loro miniera di tesori e’ pressocche’
infinita. ![]() | |||||||